Il Santobono diventerà un Irccs?

Il Santobono diventerà un Irccs?

23 Dicembre 2019 0 Di Al. Ma.

La Regione ci prova ed avanza la candidatura del nosocomio dell’Arenella al riconoscimento quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per la pediatria.

 

L’antica e mai sopita aspirazione del maggior ospedale del mezzogiorno comincia a prendere forma. Con un recente decreto commissariale – numero 106 del 18 dicembre scorso – infatti, il presidente De Luca ha presentato la richiesta al Governo per ottenere il relativo riconoscimento.

Gli Istituti d Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) – si legge nel provvedimento adottato dal commissario ad acta – sono ospedali di eccellenza, che perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Attualmente in Italia gli Istituti che hanno ottenuto tale riconoscimento scientifico sono 49: 21 pubblici e 28 privati.

A fare da “sponda” alla richiesta della Regione le considerazioni: “che in nessuna Regione italiana Sud-insulare, per un totale di 3,4 milioni di residenti di età inferiore a 18 anni è presente un  Irccs pediatrico; che la Campania, con oltre un milione di residenti di età inferiore a 18 anni, si caratterizza, tra le Regioni italiane, quella con la più elevata percentuale di residenti in età pediatrica (18,1% contro la media nazionale del 16,2%); che l’Aorn Santobono-Pausilipon di Napoli costituisce uno dei principali centri nazionali di riferimento nell’assistenza pediatrica sia nei settore dell’emergenza-urgenza (circa 100.000 accessi/anno di Pronto soccorso) che dell’alta specializzazione e della riabilitazione intensiva”. L’offerta assistenziale garantita dall’Aorn – prosegue il documento commissariale – esclusivamente dedicata alle cure del neonato e del bambino (oltre 26.000 ricoveri all’anno), si articola in oltre 20 differenti discipline, comprendendo centri accreditati da agenzie internazionali, quali il trapianto di midollo allogenico e la banca di cellule staminali da cordone, e centri di eccellenza quali le terapie intensive pediatrica e neonatale di Alta Specialità per l’assistenza al neonato chirurgico e patologie neonatali ultra-specialistiche, la neuro-oncologia, la neurochirurgia, la nefro-urologia e l’oncologia pediatrica”.

“In tale ambiti, sono eseguiti oltre oltre1.000 interventi chirurgici ad alta complessità, comprendenti: craniotomie, impianti cocleari, chirurgia oncologica, urologica, neonatale e malformativa” con l’ospedale pediatrico che in questi anni “ha sviluppato, in un’ottica multi professionale, numerose linee di ricerca, intrinsecamente correlate alla pratica clinica, in differenti settori medici e chirurgici dell’assistenza ospedaliera pediatrica: dall’emergenza all’elezione, dalla neurochirurgia all’oncologia, dalla riabilitazione intensiva alle cure palliative”.

Percorsi di cura innovativi ad elevato contenuto tecnologico mediante l’introduzione di sistemi di telemedicina, di ausili robotici complessi in riabilitazione ed esoscheletri personalizzati (scansione e stampa 3D) per l’immobilizzazione di arti fratturati. Incremento del numero delle pubblicazioni scientifiche impattate su riviste internazionali e coinvolto l’Aorn in oltre 60 tra trials clinici, studi e progetti di ricerca traslazionale, avviati in collaborazione con istituti di ricerca italiani ed esteri”. Sono questi, tra gli altri, ulteriori punti di forza a sostegno della candidatura “presentata dall’ Azienda ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli per l’avvio del percorso di costituzione e riconoscimento quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per la Pediatria”, una richiesta che ”risulta coerente con la programmazione sanitaria regionale della Campania”.