Grillo “straparlante”

Grillo “straparlante”

20 Gennaio 2019 0 Di Antonio Magliulo

Nella politica dei burattini e dei burattinai quasi mai le cose sono quelle che sembrano. Nella maggioranza dei casi ognuno recita in più ruoli, scienza ed anti-scienza, così non ci sono scontenti. 

Adesso è confusione totale. Non bastassero i tripli salti carpiati con avvitamento sui vaccini (no vax, si vax, vax non si sa) adesso il tema si arricchisce di nuove, inedite, puntate ed il salto del grillo si complica ancora. La babele dilaga anche in campo scientifico con l’abiura del Grillo capo e le contorsioni della Grillo ministro. Se dovessimo immaginare una riedizione della favola di Collodi la fantasia non terrebbe dietro alla realtà… con qualche cambiamento. Personaggi e personalità cristallizzate nel racconto della fiaba più nota del mondo cambiano e così la saggezza del Grillo, schiacciata da un impeto d’ira del bugiardo Pinocchio, finisce per uscire stravolta dalle dichiarazioni, meno “fiabesche”, ma certamente non meno sconvolgenti dell’attuale ministro della salute. In questa fanta-riedizione moderna della fiaba toscana mentre a Pinocchio ha smesso di crescere il naso al Grillo cominciano a crescere le antenne o ad accorciarsi le zampette. La terzultima considerazione dalla titolare il dicastero alla salute, sempre in tema di vaccini e vaccinazioni, “sull’obbligo flessibile” non teme confronti “ossimoreschi” se non quello, oramai troppo datato, delle “convergenze parallele”.

La penultima è ancora superiore; «ho accelerato la predisposizione di un nuovo Piano per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita». Si tratta adesso di capire se sì procederà per via inalatoria o attraverso “obbligo flessibile”.

Di fronte all’ultima (almeno per ora) proprio non ci si può tenere: “Vaccinarsi è fondamentale. L’obbligatorietà la decide la politica in base alla situazione epidemiologica, se ci sono cali di coperture vaccinali o emergenze epidemiche”. E poi: “E’ importante anche che le Asl, i consultori e i medici di base spingano i cittadini a vaccinarsi, perché se il cittadino non viene messo a conoscenza che esistono vaccini gratuiti che ti possono salvare da malattie gravi, invalidanti, in alcuni casi mortali, è la sanità che non sta facendo il suo lavoro. Quello che è mancato in questo Paese è l’informazione: spiegare l’importanza ai cittadini”.

Insomma, par di capire, quei cattivoni della gatta Lorenzin (che se non fosse per la perdita della i nella favola ci starebbe di diritto) e quella volpe del Renato Balduzzi (tanto per citare gli ultimi due) e tutti i più o meno illustri predecessori, abbiano fatto calare dall’alto – fino alle terminazioni territoriali delle Asl –  una cortina di silenzio sulle buone pratiche preventive e congiurato per organizzare una “catena di montaggio vaccinale” contro la quale solo la Grillo ha potuto mettere rimedio con i suoi contrastanti giudizi.

Qualcuno potrebbe obiettare che in questa favola post-moderna mancano personaggi di spicco. Ed invece no, senza offesa per il precedente governo capeggiato da Pinocchio-Renzi e dalla fata Turchina Boschi, anche in questo protagonisti da favola non mancano: c’è Salvini-Mangiafuoco; c’è Tonno-Toninelli; c’è Fata Turchina-Di Maio. E, per carità di fiaba, lasciamo stare gli altri.