Fiori di acciaio crescono: la testimonianza di una mamma di fronte al cancro

Fiori di acciaio crescono: la testimonianza di una mamma di fronte al cancro

28 Ottobre 2018 0 Di Gaetano Milone

Il vero sesso forte “getta la maschera” e senza più nascondersi diventa esempio concreto sul come affrontare patologie che comportano il rischio della vita.

A margine del convegno, di qualche giorno fa, sulla presentazione del Registro tumori dell’Asl Na 3 Sud, nella sala delle Sirene del comune di Massa Lubrense, ha destato particolare attenzione una testimonianza diretta di casi “rari” di tumore, quello della coda del Pancreas di natura neuroendocrino (4-5 casi ogni 100mila in Italia con 2700 diagnosi annue), di cui tre localizzati sul territorio ed in particolare nel territorio di una frazione collinare.

 Un giovane signora L.G., 39 anni, mamma di due bambini, ha raccontato con disarmante chiarezza espositiva le “tappe” della sua malattia vissuta con forza giovanile e seguita con coraggiosa attenzione, passo dopo passo, nella sua per fortuna lenta evoluzione.

 “I primi sintomi del male -spiega L.G., li ho avvertiti con una sorta di pesantezza allo stomaco, dopo le ultime festività natalizie scambiandoli per una semplice indigestione, ma con il persistere del disturbo feci una ecografia dell’addome dalla quale emerse un’ombra alla coda del pancreas e subito dopo, una risonanza con contrasto. Mi affidai subito al chirurgo gastro intestinale Francesco Corcione del Monaldi che mi sottopose ad ulteriori indagini e varie terapie, “chemio” in pillole, -la chemioterapia classica non ha avuto alcun effetto – terapia iniettiva ormonale, “pet al gallio” al Pascale (unico centro al sud a praticarla)”. “Un male particolare – conclude L.G., raro come detto in precedenza ma per fortuna come assicurato dai medici di lento decorso.

 Nel frattempo il “caso” o meglio la malattia diventa oggetto di studio “Tumor Board”  team multidisciplinare con oncologi del Policlinico, Pascale, Cardarelli e Monaldi, coordinati dalla  professoressa Annamaria Colao, neuroendocrina di fama internazionale che si riuniranno martedì 30 ottobre per discutere del caso.