Fiorangela Giugliano, da un letto di ospedale alla favola di Cenerentola

Fiorangela Giugliano, da un letto di ospedale alla favola di Cenerentola

2 Dicembre 2021 0 Di La Redazione

Fiorangela Giugliano, ex pallavolista salernitana,  non ha mai smesso di sognare, nemmeno quando a 23 anni una leucemia le ha fatto scoprire che la vita può essere drammaticamente breve e anche la perdita dei capelli può apparire come la più grossa delle disgrazie.

Fiorangela ha 48 anni, è testimonial Ail nazionale, i capelli le sono ricresciuti e ha realizzato gran parte dei suoi sogni, anche quelli che, da un letto di ospedale e con una diagnosi infame, le sembravano impossibili da esaudire. E se i sogni, come narra Cenerentola, sono desideri di felicità, questa felicità Fiorangela ha deciso di condividerla con i pazienti dell’Istituto per i tumori “Pascale”.

Il sogno di Fiorangela è oggi quello di aprire uno Sportello nell’Istituto napoletano che esaudisca i desideri del cuore di ogni paziente. Un progetto nuovo destinato a tutti i malati oncologici, di età compresa tra i 3 e i 99 anni, accolto dal direttore generale del “Pascale” , Attilio Bianchi, che ha voluto siglare con Fiorangela e la sua organizzazione di volontari un accordo. Partendo dal principio che i sogni possono essere un supporto psicologico alle cure, a fare da tramite tra i desideri dei pazienti e lo Sportello sarà il team di psicologi dell’Istituto, diretti da Daniela Barberio.

Il primo sogno si è avverato subito dopo la sigla dell’accordo. Monica Esposito, 50 anni, da due paziente in cura presso il reparto di Senologia dell’Istituto dei tumori, ha il desiderio di fare un viaggio “particolare” con le sue due figlie, trascurate a causa della malattia. Detto fatto. Fiorangela ha consegnato un buono per mamma e figlie per un tour, offerto dall’associazione sportiva di volo Flyroma, in elicottero su Roma alla scoperta dei siti archeologici mai visti.

L’organizzazione di Fiorangela Giugliano finora ha esaudito già diversi desideri di pazienti in tutta Italia. Una mamma aveva chiesto un desiderio per il suo unico bambino di 7 anni ricoverato: fare il capotreno alla guida di un vagone. Detto fatto, il desiderio è diventato realtà. Una paziente voleva guidare, dopo la chemioterapia, una motoacqua. Detto fatto. E poi c’è chi ha chiesto di farsi un giro romantico in gondola con la moglie. Desiderio avverato. L’organizzazione riesce ad esaudire i piccoli desideri dei pazienti grazie a convenzioni che ha con alberghi, ristoranti, compagnie di volo e ai contributi economici dei volontari e di tanti sostenitori. Non realizza, ovviamente, sogni riguardanti donazioni di denaro, coperture di spese mediche o acquisto di beni immobili.

“Diceva Albert Einstein: non si può ottenere nulla di veramente prezioso se non con la cooperazione disinteressata di molti individui – asserisce il direttore scientifico del” Pascale”, Nicola Normanno – e il contributo di Fiorangela Giugliano e dei suoi volontari ha davvero qualcosa di prezioso oltre ad andare nella direzione della nostra mission: mettere sempre il paziente al centro”.

A Normanno fa seguito Bianchi: “Se è vero – afferma  – che siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni questo fantastico progetto si inserisce coerentemente all’interno dei nostri percorsi assistenziali, aggiungere vita alla vita. Grazie a Fiorangela, grazie a tutti quelli che ci daranno ogni volta una mano. Abbiamo intenzione di estendere l’intesa all’intera Rete Oncologica Campana, al fine di consentire ad ogni paziente di poter realizzare un suo desiderio”.