Esame del capello ed inquinamento ambientale

Esame del capello ed inquinamento ambientale

1 Giugno 2019 0 Di Andrea Del Buono *

I metalli pesanti presenti nell’ambiente penetrano nell’organismo. L’analisi mineralometrica del capello ci informa su quali e quanti metalli si sono accumulati nel corpo. 

Quanto siamo intossicati dall’aria che respiriamo? Ad oggi è ampiamente documentato il danno alla salute da metalli  tossici e che gli attuali metodi di prevenzione farmacologica risultano non sempre efficaci a fronteggiare  questa nuova emergenza sanitaria.

I metalli sono killer occulti e silenziosi che interferendo con il metabolismo delle nostre cellule non solo ci fanno ammalare, ma ostacolano anche parte dell’azione terapeutica dei farmaci che regolarmente utilizziamo, rendendoli, talvolta, inefficaci.

Lo studio dei minerali nel capello è un indicatore di probabilità che lo stesso possa associarsi ad una determinata condizione clinica; la sua assenza non esclude la comparsa della malattia, ma la sua presenza, o la compresenza di più fattori di rischio, aumenta notevolmente il rischio di malattia. Chiamiamo fattore di rischio un aspetto del comportamento, una caratteristica intrinseca del soggetto o genetica, un’esposizione ambientale o uno stile di vita. Il modello standard di diagnosi basato sul rapporto causa-effetto, non può essere applicato a questa problematica, poiché le manifestazioni patologiche incorrono spesso dopo decenni e le gli effetti dannosi non sono più correlabili. Il test mineralometrico ha quindi un valore predittivo e preventivo, come altri e ben più noti fattori di rischio per la salute come, ad esempio, ipercolesterolemia, diabete, ipertensione.. e la sua conoscenza ci può aiutare a frenare l’epidemia di tutte le malattie moderne come l’emergenza Alzheimer, Parkinson e cancro. Tutto ciò premesso la scelta di studiare e analizzare il bioaccumulo dei metalli pesanti nell’uomo è giustificata dalle seguenti considerazioni:

Si tratta dell’inquinante ambientale più subdolo e maggiormente presente nell’ambiente; i Metalli attraversano facilmente le membrane cellulari e si accumulano negli organi vitali (solo in ambito vascolare  una revisione sistematica pubblicata sul British Medical Journal nel mese di ottobre del 2018  ha analizzato i dati di 348.259 pazienti, arruolati in 37 studi che hanno valutato gli effetti dei metalli pesanti: nei corso degli studi, si sono verificati 4.205 ictus, 13.033 coronaropatie e 15.274 eventi cardiovascolari); i Metalli possono essere rimossi dal corpo umano attraverso protocolli di disintossicazione cellulare personalizzati; i Metalli sono elettrofili (Cationi) e questa condizione consente di penetrare ed attraversare facilmente le membrane cellulari, arrivare nel nucleo, causando alterazioni genetiche che vengonoo poi ereditate dai nostri figli; l’esame mineralometrico è inoltre un esame facilmente riproducibile e a basso costo.

Attraverso l’analisi e l’interpretazione del contenuto quali-quantitativo dei metalli nel capello identifichiamo non solo i minerali tossici, ma soprattutto i minerali nutrizionali, indispensabili per un corretto metabolismo e funzione delle nostre cellule,  infatti proprio queste carenze (Calcio, Sodio, Potassio, Fosforo, Magnesio, Ferro, Zinco, Cromo, Manganese, Selenio, Rame, ecc) molto spesso sono concausa di molti disturbi vaghi ed aspecifici. Le carenze dei minerali nutrizionali sono molto più frequenti dell’accumulo dei minerali tossici a causa di disbiosi per un regime alimentare ricco in alimenti raffinati e preparati preconfezionati e industriali, a discapito di alimenti integrali, frutta e verdura di stagione, ma anche per un utilizzo inappropriato ed eccessivo di integratori multivitaminici.

 

*Medico Chirurgo – Immunoallergologo

Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro –

Vicepresidente Fondazione “DD Clinic Research Institute Onlus”