“Donare organi: aprire porte alla vita”

“Donare organi: aprire porte alla vita”

9 Febbraio 2020 0 Di La Redazione

A Maddaloni, in provincia di Caserta, appuntamento con la donazione. L’incontro è stato promosso dalla sezione casertana dell’Associazione medici cattolici, presieduta da Giovanni Piccirillo.

 

Franco Martino

Ieri nella città galatina appuntamento con la delicata materia delle donazioni e dei trapianti. L’evento è stato sostenuto dall’A.M.C.I, (Associazione Medici Cattolici Italiani), presieduta dal dottor Gianni Piccirillo. “Donare organi: aprire porte alla vita” questo il titolo dell’incontro svoltosi nella storica Parrocchia di Santa Margherita in Maddaloni (CE). Gli interventi che si sono alternati sul podio, eccezion fatta per uno, sono stati tutti precisi e ben eseguiti dal parterre riportato in locandina, che ha davvero catalizzato l’attenzione dei numerosi partecipanti. Non c’è stata, purtroppo, la presenza del Vescovo D’Alise, come da programma, perché trattenuto all’ultimo momento a Roma da questioni importanti.
“L’occasione è stata certamente propizia – ha dichiarato il dottor Franco Martino, presidente dell’Associazione Italiana Trapiantati di Fegato – AITF – OdV – per continuare a diffondere l’importanza del messaggio sulla donazione degli organi, ma soprattutto per rafforzare ulteriormente le giuste correzioni (peraltro già riprese da altri ) su di un intervento precedente che, senza mettere in discussione la buona fede dell’oratore, per le gravi inesattezze pronunciate sulla legge che regola i trapianti di organi e sulle modalità di donazione, dovute certamente ad una lettura approssimativa fatta all’ultima ora, probabilmente anche senza operare il dovuto approfondimento che una materia così delicata richiede, ha rischiato di fuorviare il corretto messaggio da trasmettere ai presenti. L’episodio odierno – ha continuato Martino – ripropone il grosso problema che non può essere delegata a tutti la possibilità di trattare simili tematiche.

Non ci può essere improvvisazione su tali argomenti!

Un messaggio sbagliato, oltre a creare gravi danni alla platea del momento, rischia soprattutto di minare tutto il buon lavoro fatto in questi anni dagli Enti istituzionali preposti e dalle associazioni come AITF, AIDO sul territorio; nonché di offuscare la stessa possibilità che la legge offre al cittadino di poter esprimere liberamente il proprio consenso-dissenso alla donazione. Tutto questo, poi, diventa ancora più distruttivo in una regione complessa come quella nostra che, in materia, è già marchiata quale fanalino di coda sull’intera scala nazionale.”