“Cosa abbiamo nella mente”

“Cosa abbiamo nella mente”

6 Ottobre 2020 0 Di La Redazione

Nel Regno Unito, in Spagna ed in Italia, rispettivamente il 57%, 67% e 59% della popolazione tra i 18 ei 75 anni ha dichiarato di sentirsi depressa.

 

In Europa le persone che soffrono di disturbi della mente sono praticamente 1 su 6 e sono 84.000 le persone che ogni anno muoiono per malattie mentali o suicidio. Numeri che portano la salute mentale al quinto posto tra le più comuni malattie non trasmissibili. Non solo, l’impatto della pandemia da Covid-19 sarà evidente molto presto. Secondo i risultati di un ampio studio dell’Istituto di sanità pubblica belga, i tassi di depressione sono nettamente aumentati dal 10% al 16% (rispetto al 2018). Nel Regno Unito, in Spagna ed in Italia, rispettivamente il 57%, 67% e 59% della popolazione tra i 18 ei 75 anni ha dichiarato di sentirsi depressa e senza speranza per il futuro.

Agnese Cattaneo, Chief Medical Officer di Angelini Pharma spiega: “La pandemia da COVID-19 ha già cambiato il nostro modo di concepire la salute mentale. Questa settimana riceveremo i primi risultati di una indagine che abbiamo condotto in sei Paesi europei per comprendere meglio gli impatti della pandemia sulla mente delle persone. Quello della salute mentale è un settore ancora negletto, la pandemia ci offre l’occasione per innescare un cambiamento nella società in modo che sia possibile comprendere appieno l’importanza di un corretto trattamento dei disturbi mentali, spesso invisibili ma tanto rilevanti quanto quelli fisici.

Ci impegniamo con passione per questo, anche con il sostegno a progetti multidisciplinari come Headway, in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Questa iniziativa, avviata nel 2017, mira a condividere conoscenze e know-how per prevenire, diagnosticare, gestire e trovare soluzioni che riducano l’incidenza delle condizioni mentali. Coinvolge medici, pazienti e cittadini, esperti e istituzioni sanitarie per aiutare ad affrontare le condizioni di salute mentale in Europa”.     

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2020, Angelini Pharma, in collaborazione con The European House-Ambrosetti e Tlon, organizza “Headway2023 – Cosa abbiamo nella mente”, una settimana di eventi per aumentare la sensibilità sul tema della salute mentale e superare lo stigma che spesso accompagna il disagio psichico. Eventi, dibattiti e testimonianze per accrescere la consapevolezza di pazienti, clinici e società civile sull’importanza della salute mentale, con il contributo di esponenti del mondo scientifico, ma anche di professionisti dell’informazione.

Daniela Bianco, Partner e Responsabile Area Healthcare, The European House – Ambrosetti: “L’urgenza di migliorare il benessere mentale è supportata da recenti studi OCSE che stimano che il costo totale dei disturbi di salute mentale (in termini di perdita di produttività e spesa sanitaria e sociale) superi i 600 miliardi di euro in tutta Europa (pari al 4% del PIL europeo). Sebbene gli impatti socioeconomici diretti e indiretti della salute mentale siano di fondamentale importanza, finora solo il 5% della spesa sanitaria totale è destinato alla salute mentale nei paesi europei, con valori che vanno dal 3% in Polonia, al 3,4% in Italia, 4,2% in Spagna e 5,4% in Danimarca. In questo scenario, la pandemia COVID-19 ha ulteriormente enfatizzato gli importanti impatti socioeconomici della malattia mentale sottolineando il ruolo cruciale dei determinanti sociali della salute mentale: dove viviamo, studiamo, lavoriamo e l’età, influenza il nostro stato di salute mentale e benessere”

Un calendario ricco, che partirà il 5 ottobre e si concluderà il 10 ottobre, data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Tra i temi oggetto di riflessione vi saranno quello della diagnosi e dell’intervento precoce dei disturbi mentali e della continuità della cura nel passaggio dei pazienti dall’infanzia all’età adulta, così come avrà centralità l’attuale tematica dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla salute mentale della popolazione.