Coronavirus, medici poco garantiti lo Smi va in tribunale

Coronavirus, medici poco garantiti lo Smi va in tribunale

21 Marzo 2020 0 Di Mario Iovane*

Gravi carenze organizzative e di presidi di protezione personale. Il Sindacato medici italiani: La Procura di Torre Annunziata indaghi sulla mancanza di dispositivi di protezione per i medici e i sanitari.

 

Mario Iovane

Abbiamo ritenuto di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per lanciare un forte allarme a seguito della diffusione dell’epidemia da Covid-19 che interessa il nostro territorio. Il rischio può diventare esponenziale in assenza di dispositivi di protezione personale e in mancanza una seria programmazione per fronteggiare l’emergenza.

Ci preoccupano molto, in tal senso, le decisioni assunte dalla direzione dell’Asl di Napoli Sud che ha individuato negli ospedali di Boscotrecase, Sorrento, Castellamare, Torre del Greco e Nola i presidi ospedalieri di riferimento per i contagiati de Covid-19.

La scelta della direzione dell’Asl di Napoli Sud è grave, perché sembrerebbe che sia al personale medico, sia a quello paramedico non siano stati assicurati dispositivi personali di protezione, utili per fronteggiare questa emergenza sanitaria.

Nella stessa situazione sono i medici di famiglia a cui non sono stati recapitati i Dpi. I medici di medicina generali sono quelle figure che per il loro mandato svolgono un ruolo fondamentale nella cura della salute dei cittadini, con cui intervengono personalmente nella gestione della diagnosi e delle decisioni conseguenti. L’attività dei medici di medicina generale viene svolta anche in qualità di pubblici ufficiali ed è impossibile sottrarsi, né tanto meno può essere delegabile a diverse strutture, se non dopo avere effettuato le valutazioni e gli approfondimenti diagnostici necessari.

In questo momento nello svolgimento della nostra attività, che effettuiamo anche presso i domicili dei pazienti, in presenza di un virus particolarmente aggressivo e di facile diffusione, in mancanza delle necessarie protezioni, i medici di base e i paramedici, rappresentano, essi stessi, un veicolo di diffusione dell’epidemia che, peraltro veicola anche tramite patologie di carattere generale, coinvolgendo anche le famiglie dei pazienti interessati.

Per queste ragioni e per la tutela della classe medica e dei pazienti abbiamo deciso questa iniziativa, anche perché i medici e le categorie sanitarie non possono correre il rischio di essere accusate del reato di epidemia dolosa.

La nostra denuncia è finalizzata a tutelare la salute pubblica, per sollecitare le autorità sanitarie all’adozione di ogni provvedimento di prevenzione del virus che coinvolga il personale degli ospedali destinati alla cura al Covid-19, i medici e paramedici impegnati su tutto il territorio.

*Segretario nazionale organizzativo Smi