Campania, seconda in Italia per numero di Bandiere blu

Campania, seconda in Italia per numero di Bandiere blu

10 Giugno 2021 0 Di Gaetano Milone

Seconda in Italia per bandiere blu (18) dopo la Liguria (19), assegnate a località che si distinguono per acque pulite, rispetto dell’ambiente e servizi balneari di qualità, la Campania quest’anno mette in vetrina la quasi totalità delle sue coste totalmente fruibili con acque cristalline soprattutto nel Cilento, a Capri, Anacapri, a Vico Equense, Meta, a Piano di Sorrento (ultimati i lavori di rifacimento pavimentazione e servizi a ridosso del porto turistico), a Sant’Agnello (Il lido Marinella offre servizi d’eccellenza), a Sorrento, a Marina Grande (quasi ultimati i lavori di collegamento fognario a punta Gradelle con dismissioni del vecchi depuratore d’epoca laurina), alla Regina Giovanna, Baia di Puolo, Mitigliano, Baia delle Sirene, Baia di Ieranto, Marina del Cantone, Recommone, Fiordo di Crapolla, Li Galli, Positano.

 Guida d’eccezione nella nostra navigazione lungo gran parte del Tirreno per certificare la qualità delle acque, un novello Ulisse, sordo al richiamo delle Sirene ammaliatrici, un uomo di mare e delle istituzioni, Lucio De Maio, dirigente dell’Unità Operativa Mare dell’Arpac, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania.

“Quest’anno – esordisce il dott. De Maio – abbiamo iniziato i prelievi già il mese di aprile (l’anno scorso a maggio causa covid) per la determinazione dei parametri microbiologici “Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, causa dei divieti di balneazione, trovando una situazione alquanto critica soprattutto per le piogge che avevano determinato situazioni fuori controllo nella maggior parte degli impianti fognari”.

 “A maggio, ha aggiunto il dirigente Arpac –  le cose sono totalmente migliorate, tanto da registrare poche criticità dovute, come nel caso del Fiordo di Crapolla, a Massa Lubrense, a problemi tecnici da imputare al cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento”.  

“Partendo da Mondragone – spiega il dott. De Maio – , abbiamo notato un grosso miglioramento soprattutto  negli ultimi dieci anni mentre restano criticità a sud del Garigliano- Pineta Mare risente ancora degli scarichi dei Regi Lagni – così come risulta invece balneabile il “Villaggio Coppola”.

“Nel napoletano – continua De Maio – restano le criticità a Pietrarsa e problemi a Portici (alveo pollena), mentre risulta balneabile Torre del Greco, Torre Annunziata (lido Azzurro) con divieti invece a Nord del Sarno, con perenne divieto di balneazione al largo dello scoglio di Rovigliano dove per ben cinque anni si sono avuti parametri di inquinamento molto oltre la norma”.

“A Castellammare di Stabia, buoni i parametri nei pressi di Marina di Stabia mentre per il lungomare si aspettano certificazioni del sindaco che documentino interventi risolutori su scarichi fognari”.”

 Nel golfo di Salerno, invece, – conclude il dott. De Maio, restano criticità a Maiori e Minori per il non completamento di lavori fognari”.

Da “mare monstrum” degli ultimi anni, quindi, a “mare nostrum” grazie a grandi opere di depurazione (Punta Gradelle docet).

 Restano ancora insoluti i nodi del Sarno, di Portici, di alcune zone del salernitano dove sono in corso lavori di convogliamento e depurazioni delle acque. A Castellamare di Stabia si è in attesa del miracolo, di vedere ridato alla libera fruizione lo splendido lungomare.