Antonio Pappalardo, l’importanza degli sport di squadra nei giovani

Antonio Pappalardo, l’importanza degli sport di squadra nei giovani

4 Ottobre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Il Volley essendo un gioco in cui la tattica è molto importante, ha effetti positivi su concentrazione, riflessi e destrezza.  Offre tutti i vantaggi delle attività aerobiche a livello cardiovascolare, respiratorio e metabolico, migliora velocità, potenza, elevazione, equilibrio e coordinazione motoria.

Oggi parliamo di Volley, Covid e salute con un giovane allenatore con un eccellente passato agonistico: Antonio Pappalardo.

Atleta Professionista in ambito Pallavolistico dal 2001 con all’attivo 18 campionati di serie B, militando in diverse squadre del Sud Italia.

Allenatore della squadra femminile della Virtus Floridia con la quale ha vinto nel 2019 un campionato di prima divisione.

Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Io penso che da Marzo 2020 la vita di tutte le persone è cambiata drasticamente. L’evolversi della crisi pandemica andava di pari passo con le iniziative governative atte ad evitare il diffondersi del virus, e più passavano i giorni e più la situazione si aggravava fino alla chiusura totale. La paura di essere contagiato non mi tocca più di tanto, quello che più mi preoccupa più di tutto è che per una mia negligenza io possa essere veicolo per il virus e trasmetterlo ai miei cari.

Per me c’è stato un cambiamento radicale nello stile di vita, perché abituato ad uno stile molto  dinamico che mi vedeva impegnato tra lavoro e allenamenti più di 12 ore fuori casa, sono stato costretto a vivere chiuso in casa. Non è stato semplice e cercavo sempre di inventarmi cose nuove per tenermi occupato, ma soprattutto per tenere allenata la mente e il fisico, fiducioso che prima o poi saremmo tornati alla vita di tutti i giorni ed io avrei dovuto trovarmi pronto.

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Volley in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

La Pallavolo, ma lo sport in generale di alto livello, si basa quasi esclusivamente su investimenti che i privati fanno nello settore. E in un contesto storico nel quale tutte le aziende fanno fatica a ripartire è difficile trovare sponsorizzazioni talmente ingenti da poter garantire di affrontare un campionato di categoria maggiore, e tante grandi squadre, anche di serie A rischiano di scomparire. Sicuramente le chiusure, a mio avviso eccessive, nonostante i controlli a cui siamo sottoposti noi atleti non hanno fatto bene a questo sport, perché non hanno fatto altro che allontanare e far calare l’interesse di molti presidenti e sponsor che tanto avevano investito in progetti pluriennali e che per scelte, a volte politiche, scellerate si ritrovano ad aver investito tempo e denaro in qualcosa che poi non si potrà mai concretizzare.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute?

Naturalmente da persona che ha da sempre fatto sport, essendo il fortunato figlio di  due genitori che mi incoraggiavano a fare sport perché capivano l’importanza che assume nella crescita di un ragazzino, non posso  dire altro che lo Sport è vita.

Qualche tempo fa ho letto una pubblicazione dell’OMS che spiegava come la mancanza di sport nella vita di una persona rappresenti il quarto fattore di rischio per la mortalità in tutto il mondo, e se questa affermazione viene pronunciata da un istituto così autorevole penso che non ci siano altri proclami da fare. Bisogna praticare sport di qualsiasi genere ed a tutte le età soprattutto in una società come la nostra nella quale il lavoro ci porta ad essere sempre più sedentari, basti pensare allo smartworking.

Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale l’attività sportiva in generale ed il Volley in particolare?

Avendo da sempre fatto sport, sia individuale che di squadra, posso dire che soprattutto lo sport di squadra, e pertanto, per quel mi riguarda la Pallavolo, ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita della mia autostima e mi ha aiutato tantissimo a capire che, con sacrificio e costanza, è possibile raggiungere qualsiasi obbiettivo.  Oltre a darmi l’ indipendenza economica che mi ha permesso di affrancarmi dai miei genitori ancora adolescente ed essere più responsabile nella gestione delle risorse, e capire cosa veramente è importante e cosa meno, mi ha aiutato anche nel mondo del lavoro ad essere collaborativo e “fare squadra” anche con i colleghi di lavoro in modo da lavorare sempre più in sintonia e serenità. Spero di trasmettere questi valori in primis a mio figlio Lorenzo di 5 anni e poi ai tanti ragazzi e ragazze che ho allenato prima della pandemia e che spero di rivedere presto in palestra non appena ritorneremo alla normalità.