Ancora due parole su Soresa

Ancora due parole su Soresa

8 Marzo 2019 0 Di Gaetano Milone

Nessun intento polemico. Solo lo sforzo di portare un contributo, speriamo di chiarezza, su articolazioni della pubblica amministrazione  sulla base di riflessioni del giudice.

Entriamo subito nel “merito”. “Particolare attenzione merita la situazione della So.Re.Sa. (vedasi delib. Sez. controllo 110/2018) che di recente ha mutato mission attraverso l’attribuzione di nuove funzioni strategiche assegnate ad essa, qualecentrale unica di pagamento e come società deputata ad aggiudicare appalti pubblici o concludere accordi quadro di lavori, forniture e servizi destinati non solo e non più solo nei confronti delle Asl o delle A.O. della Regione Campania, ma anche in favore delle società partecipate della regione stessa.

Va evidenziato come la Sezione regionale del controllo campana, con la delibera n.83/2018 abbia rilevato che il grado di raggiungimento di risultati previsti dai progetti della So.Re.Sa, finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale non appaia soddisfacente a fronte di rilevanti spese sostenute. Sono stati censurati, infatti, non solo i ritardi nella realizzazione delle opere, l’intempestività nella chiusura dei progetti presentati, ma anche l’incongruità dei pagamenti effettuati”.

Basterebbe questa relazione del procuratore della Corte dei Conti, Oricchio a consigliare al dottor Gianluca Postiglione, direttore generale della So.re.Sa. ad osservare un minuto di raccoglimento in “memoria” di una “Società  strumentale costituita dalla Regione Campania per la realizzazione di azioni strategiche, finalizzate alla razionalizzazione della spesa sanitaria regionale e  la realizzazione del ripiano del debito maturato negli anni passati, attraverso operazioni ad hoc decise con provvedimenti regionali.” Obiettivi, quindi, a quanto certificato dalla Corte dei Conti non raggiunti. E di questo parlano e denunciano con carte alla mano, molto meglio di noi, quotidiani di rilievo nazionale e giornali on line e non sto qui a ricordarglieli per carità cristiana.

Credo solo di dover aggiungere che questa Società non deve essere nata sotto una buona stella: dalla arcinota vicenda Scafuri degli esordi, alle indagini che hanno lambito, a più riprese, diversi elementi di vertice della struttura. Egregio direttore, lei fa bene a citare la delibera 83 e a richiamare la pagina 123 e noi, ad evitare estrapolazioni, la manderemo in versione integrale, alla fine di questa nota. Solo aggiungeremo la pagina 141 relativa alle raccomandazioni finali della Corte dei conti. Chi avrà pazienza di leggere, credo troverà la cosa istruttiva. 

In merito poi all’argomento bando di gara per “Servizio di Elisoccorso” – tema mai affrontato dalla Corte dei Conti – a detta del dottor Postiglione (noi commentiamo “per fortuna”), siamo ancora in attesa di avere risposte sugli interrogativi posti: “È vostra la paternità del bando?”; “perchè esclusi gli atterraggi notturni a Capri?; perchè non è stata prevista una piazzola d’atterraggio al nuovo Ospedale del Mare?; e quali i veri motivi delle proroghe alla scadenza del bando?.

Dottor Postiglione “excusatio non petita accusatio manifesta” ci ricordano gli antichi, saggi, romani. Cordialmente.

A seguire le pagine della Relazione della Magistratura contabile

Ex relazione Corte dei Conti deliberazione numero 83 del 2018

Per quanto riguarda SO.RE.SA, la documentazione più completa si rinveniva nella relazione allegata al prot. 5354, dell’8 novembre 2016, dove si faceva riferimento a tre progetti: “Sistema informativo amministrativo e contabile della sanità (SIAC)”, “Sistema unico regionale acquisizione fatture sanità (SURAFS)” e “Sistema informativo appalti pubblici sanità (SIAPS)”, con beneficiario la società in oggetto, i quali sono stati ammessi con d.d. n. 334, del 14/07/2014 e d.d. n. 282 del 24/04/2014, sul Por Fesr Campania 2007/2013.

Si dichiarava che i tre progetti, attraverso l’espletamento di tre gare pubbliche, erano stati aggiudicati per importi inferiori a quanto previsto nei decreti di ammissione a finanziamento.

Dalla tabella generale inviata dalla Regione, insieme alla relazione protocollata presso questa Sezione al n. 3191 del 10 maggio 2017, risultavano i seguenti importi per ciascun progetto:

Codice progetto 1 – “Sistema informativo amministrativo-contabile”; il costo ammesso ammontava ad euro 2.883.690, gli impegni ed i pagamenti entrambi ad euro 2.254.692,66;

Codice progetto 2 – “Sistema unico regionale acquisizione fatture sanità”; il costo ammesso ammontava ad euro 1.674.267,00, gli impegni ed i pagamenti entrambi ad euro 1.318.005,34;

Codice progetto 3 – “Sistema informativo appalti pubblici sanità”; il costo ammesso ammontava ad euro 1.794.742,00, gli impegni ed i pagamenti entrambi ad euro 1.078.094,57.

I tre progetti sono stati dichiarati “conclusi”, dalla Regione, tutti al dicembre 2015;

Si dichiarava, però, che il completamento finanziario degli stessi, come previsto dalla d.g.r.C. n215/2016 e successivo d.d. n. 43, del 01/06/2016 della D.g. 51.16.00, sarebbe stato realizzato con risorse a valere sul POC regionale 2014/2020.

Si richiedeva, dunque, un sintetico commento in merito alla congruità della spesa fino ad allora sostenuta con i risultati realizzati, e se i sistemi fossero funzionanti e consoni alle necessità del settore sanitario.       Pag 123

 Considerazioni finali

In merito alla società Soresa, la Regione concorda con questa Sezione circa la necessità di procedere al follow-up, del quale si attendono gli esiti, nella condivisione in merito all’importanza degli obiettivi.

Dall’analisi del Fesr devoluto alle piccole e medie imprese, si rileva l’elevato ammontare dei finanziamenti ancora da erogare (pari a circa 90 milioni), pur a fronte del fatto che le commissioni all’ente gestore siano state tutte erogate. La Regione giustifica tale operato con il fatto che, comunque, le istruttorie sono state tutte poste in essere dalla società gestrice.

La Sezione sottolinea, al riguardo, che solo da accurati controlli da parte delle autorità competenti (che si auspicano), possono emergere eventuali irregolarità nell’erogazione e gestione dei predetti fondi.

Per quanto attiene al Fse, rileva l’analisi che è stata effettuata sul “Fondo microcredito piccoli comuni campani”.

Al riguardo, si prende atto delle affermazioni che assicurano la coerenza delle erogazioni con gli obiettivi previsti nel progetto e della circostanza che alcune somme sono state restituite a seguito di decertificazioni. Va sottolineato, in tale contesto, che solo da precise analisi e verifiche possono emergere valutazioni di pertinenza e di coerenza dei progetti finanziati con le finalità del fondo, anche attraverso il riscontro degli effettivi risultati ottenuti.

Conclusivamente, la panoramica resa sugli andamenti dei progetti e i livelli di definizione dei medesimi, mostra un’ampia diversificazione e, per tale ragione, si è ritenuto importante offrire delle analisi specifiche.

Al di là delle maggiori patologie, che hanno comportato l’onere di provvedere a carico del bilancio regionale con rilevanti erogazioni per ripianare i definanziamenti di parte europea, rimangono in evidenza le problematiche relative ad un effettivo controllo sul raggiungimento degli obiettivi dei progetti, che è altra cosa rispetto alla “chiusura” degli stessi.

La Sezione auspica quindi che, anche nell’ottica della nuova programmazione finanziaria, siano messi in campo strumenti di monitoraggio e valutazione qualitativa non solo finalizzati alla gestione dei recuperi, ma tesi ad evitare sia la mancata che la non corretta erogazione dei contributi.

Pag. 141