Ambiente: 2 milioni per le aree marine

Ambiente: 2 milioni per le aree marine

2 Gennaio 2020 0 Di La Redazione

Anche il parco marino di Capri fra i destinatari dei finanziamenti previsti dal Governo. In arrivo anche l’istituzione di una Direzione generale per la tutela del mare.

 

Il nuovo corso del ministero dell’Ambiente. È entrato in vigore da oggi il decreto di riorganizzazione che prevede, tra l’altro, la nascita di una nuova direzione generale che si occuperà esclusivamente della tutela del mare, come ha annunciato ieri il ministro Sergio Costa in un post su Facebook.

“La tutela del nostro mare e delle coste – ha scritto Costa – diventa prioritaria non solo a parole ma con atti concreti. Non pensate che sia solo un fatto amministrativo: è un importante tassello di una visione ampia, che stiamo costruendo, nello spirito di servizio per il bene del Paese”.

La tutela del mare diventa prioritaria anche con i nuovi finanziamenti per quattro aree marine protette. Come ha annunciato il ministro, “nell’ultimo provvedimento del 2019 in Consiglio dei ministri, abbiamo stanziato oltre due milioni di euro per ben quattro aree marine protette per le quali sono in corso i procedimenti per l’istituzione: Capri, Capo Spartivento e Isola San Pietro in Sardegna e Costa di Maratea in Basilicata”. Per l’istituzione di ciascuna di queste aree marine protette sono stanziati 500 mila euro per il 2020, per un totale di 2 milioni di euro per quest’anno. A ciò si aggiungono 700 mila euro, sempre per il 2020, e 600 mila euro dal 2021 per le spese di gestione e funzionamento delle aree marine (inizialmente erano previsti 2 milioni di euro dal 2020).

“Si tratta di un passaggio importante – ha notato Costa – perché voglio far crescere le aree marine protette in tutta Italia e ciò costituirà un’eccezionale occasione di sviluppo ecosostenibile. In questo si inserisce la legge Salvamare, che deve essere al più presto approvata al Senato dopo il primo sì alla Camera. Il Paese non può più  aspettare. Quello che voglio costruire, per il futuro del ministero dell’Ambiente e del Paese, è una visione che superi le logiche di partito ed elettorali e che guardi al futuro. Quello dei nostri figli e dei nostri nipoti”.