Alfredo Pergamo: “Abbiamo vissuto anni veramente difficili, non solo per lo sport”

Alfredo Pergamo: “Abbiamo vissuto anni veramente difficili, non solo per lo sport”

2 Luglio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant’anni, all’aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”. [Zdnek Zeman]

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Alfredo Pergamo.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Per quanto riguarda la fase pandemica ormai sembra essere alle spalle grazie allo studio dei medici e ai vaccini, abbiamo vissuto anni veramente difficili non solo per lo sport, ma anche nella vita, per i giovani è stata ancora più dura… L’adolescenza è un periodo fondamentale per la struttura psicofisica della persona e quindi sicuramente quest’esperienza del Covid ha segnato tutti noi e anche i nostri giovani. Il calcio da sempre è aggregazione ed è fondamentale per la nostra società.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Per me il talento non basta infatti in Europa i nostri settori giovanili stanno molto indietro per me non per una mancanza di competenza dei nostri tecnici perché abbiamo allenatori molto preparati, ma proprio perché molti giovani non sono disposti a fare sacrifici e allenamenti che li mettano in condizione di essere competitivi… Il talento è una dote innata e non tutti hanno la fortuna di averlo ma senza grossi sacrifici, tenacia e perseveranza il talento rimane fine a se stesso e molti giocatori con grandi qualità non emergono e giocano nei dilettanti.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? O si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Io gioco a calcio da quando sono bambino ringrazio mio padre ex calciatore e attualmente mister per avermi trasmesso i valori e la passione per lo sport.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi  che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Se posso dare un consiglio ai giovani in base alla mia esperienza dico che l allenamento la costanza e i sacrifici sono fondamentali in questo sport… Bisogna ascoltare consigli dei calciatori più esperti senza essere presuntuosi… Rispettare di più i nostri tecnici e non mollare alle prime avversità perché nel calcio come nella vita ci sarà sempre qualcosa che non andrà come vorremo, l importante è reagire ed essere sempre pronti a migliorare… Si può sempre crescere e migliorare ad ogni età!