Aids dal 1984 ad oggi ha causato 35 milioni di decessi

Aids dal 1984 ad oggi ha causato 35 milioni di decessi

1 Dicembre 2020 0 Di La Redazione

L’accesso alle terapie riduce la possibilità di trasmissione di circa il 97%, soprattutto dalle madri ai bambini.

 

Oggi, primo dicembre, Giornata mondiale contro l’AIDS. Tale ricorrenza per richiamare l’attenzione sulla gravissima patologia virale è celebrata in tutto il mondo dal 1988. Nel mondo sono circa 36,7 milioni le persone che hanno contratto il virus e, nonostante la sindrome sia stata identificata nel 1984, oltre 35 milioni di persone sono morte a causa dell’AIDS, una delle pandemie più distruttive della storia.

Da allora sono stati fatti progressi scientifici per il trattamento della patologia, sono state adottate leggi per proteggere le persone affette dalla sindrome e si hanno più strumenti per comprendere la condizione delle vittime. Nonostante questo, 1,8 milioni di persone hanno contratto l’AIDS nel 2016 e un milione di persone ha perso la vita per cause associate a questa malattia. La ragione del persistere di questa sindrome risiede soprattutto nel fatto che a livello mondiale vi è ancora scarsa consapevolezza e conoscenza di come prevenirla. Da ciò derivano anche le gravi forme di discriminazione nei confronti dei malati. Il nuovo rapporto di UNAIDS mostra che l’accesso alle cure è aumentato in modo significativo. Nel 2000, solo 685mila persone affette da HIV avevano accesso alla terapia antiretrovirale. Entro giugno 2017, circa 20,9 milioni di persone hanno avuto accesso alle medicine salvavita. Nel 2000, solo 685mila persone affette da HIV avevano accesso alla terapia antiretrovirale. Nel giugno 2017, circa 20,9 milioni di persone hanno avuto accesso alle medicine salvavita. L’accesso alle terapie riduce la possibilità di trasmissione di circa il 97%, soprattutto dalle madri ai bambini. Una crescita così significativa non avrebbe potuto avvenire senza il coraggio e la determinazione delle persone che convivono con l’AIDS e che lottano affinché i diritti delle persone colpite vengano rispettati.

Oggi la sfida è quella di garantire che i 17,1 milioni di persone bisognose di cure, tra cui 1,2 milioni di bambini, possano accedere ai medicinali. È fondamentale mettere la prevenzione dell’HIV come priorità nella programmazione della sanità pubblica, in particolare nei paesi in cui le infezioni da HIV sono in aumento.